Che significa “una scrittura perduta nella descrizione”?
Rileggo e non capisco. Volevo raccontare qualcosa che accade e si trattiene, che prova a restare. Invece non resta niente. Non significa niente.
La parola fronteggia le nervature invisibili delle trasmissioni. La vita dei segnali resta sola e ricade in un luogo inesistente, così da cancellare i pensieri e le figure dei mittenti. La televisione, internet e l’energia. Di colpo non funziona più niente.
E un vuoto brusco disegna un fosso, un buco immerso nel nero. Dopo tre riletture ricordo pochissimo, la vita e puff, tutto sparito, il panico e le riflessioni, le piazze deserte. Un buio ingovernabile cala sul mondo.
Due corpi si toccano in un bagno pubblico. Fanno un rumore, lo immagino e lo descrivo. L’appiglio è un desiderio contro la parete. Non è questione di salvare qualcosa.
Penso a un sogno. Un doppio sogno. Poi capisco.
Per raccontarlo bisogna essere in due. Siamo verbo al plurale o non siamo.
Se spariremo non ha senso pensarci.
Spariremo comunque.
Don De Lillo- Il silenzio- Einaudi 2021