Una biga nel deserto sterrato delle strade di una città. Un carro guidato da un’ombra, trainato da cavalli invisibili, niente leoni o spade, nemici o gladi contro cui combattere. La corsa procede sotto gli occhi scomparsi di un anfiteatro circondato da tetri palazzi, laggiù dove i fantasmi abitano un cuore in rivolta, un cuore di chiunque rimarca e ammuta, ugualmente cambiando il tempo e il timbro, la quantità di vuoto e di pieno.
Ti manchi una volta al giorno per sempre. TI manchi, riparti e sei una sfera dimentica di te. Ti manchi e ti perdi.
La nostalgia è quadro ricomposto a forza di fototessere abbandonate, biglietti e note di appuntamenti che non torneranno, la fine del mondo com’era. Laggiù dove i nemici hanno preso le tue cose quando non c’eri, la vendetta li riconosce- questo eri tu, e questo non sarai, per te non c’è parola. Tu che non esisti sei un diario e il tuo cuore, voce di un tradimento, polpa che riempie. Scarichi i colpi contro le vetrine del salone, è una ristrutturazione di sogni, qui c’è una ferita, qui c’è un disegno.
Vive un proposito di lama in ogni dolore subito, gli indirizzi diventano ossessivi da meritare il fuoco. Ti manchi e il tempo ti affila, bruci le tracce una volta per tutte, percorri una notte solo con te – lasciami qui lasciami stare non dire una parola- non dire amore.
Un giorno sarà la festa, un sentimento fuori dall’io si diffonderà dalle vie respiratorie come per le gioie, per le malattie. Torneranno i cavalli e le armi, i nemici in cerchio: già vedi la biga sulla via dell’arena, fuori i leoni, fuori.
Fuori.
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Ama il prossimo tuo come te stesso – Manuel Agnelli- Universal 2022