Il male e la fame erano uguali. Questo sentivamo. Le stanze consumate di abiti e dischi, uno specchio dove ballare, i documenti senza un corpo. Il tuo odore mi ha chiamato, il sentore fragile di dolcezza degli animali in fuga fin dentro il buio.
È possibile mangiare il dolore, cancellarlo, succhiare il liquido dei ricordi- gli occhi tuoi hanno sempre fame – senza distruggere ogni traccia di sentimento. Me lo chiedo mentre guardo i corpi vuoti nel torrente che perdono i nomi, l’aria li tiene sospesi come navi in cerca di.
Non so chi sei. Scappi.
Il panorama per una volta non scompare, dormiamo qui dov’era un ponte, l’ombra attraversa le pareti di una casa vuota, ci aspettano avanzi, polvere di parole. Le vacche al mattatoio fanno una nenia che sembra il mare, parlano tra loro, dici che non senti, succede perché dimentichiamo di ascoltare. In uno stomaco o in un cuore divento un tuffo, quello è un luna park, laggiù c’è una foresta fitta di sentimenti, le coppie hanno fame: il mondo non vuole mostri, toglie via le ossa insieme ai ricordi, si consuma e non resta niente.
Se mi racconti la cosa che è l’amore con una storia, vuota il cuore: dalle sue cavità le parole si sparpaglieranno su un tavolo senza perdere mai senso. Come te con me nel caso che non esiste. Prova. Prova a ricordare.
killer, Chevrolet, Ohio
night, sangue-love, cassette, Indiana, Minnesota
miss you baby
mine
look-all-these-“cose strane”kiss my road
amore U.S.A
Ho fame
Siamo qui nel sole che scompare
prima di noi
che siamo
nien-
te.
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Bones at all- Luca Guadagnino- Film 2022