In un libro ci sono tutte delle parti personali, delle cose che sembrano di niente, insignificanti eppure perfette. In un libro che non hai scritto a volte ci devi essere per forza, così vale per il viaggio che hai fatto e non hai fatto, per le persone che ti hanno ucciso un pezzo e quelle che te lo hanno fatto nascere. E i ricordi sembrano tempo presente, diventano le ore in cui parti su un treno scontornato dalla memoria, una costruzione di sintagmi e retrovie, proiezioni e volti.
Mi sembra di averti visto prima che morissi
Eri tu e da qualche parte
La fucilazione. Era la fucilazione.
Un bar deserto che sta per chiudere
dove non tornerai
Così qualcuno ricorda a memoria qualcosa di te che neanche sai più di aver detto o di aver scritto. E i versi si fondono al notturno, che per sua natura è un tempo di superpoteri. Capace di illudere un intero satellite di avere una propria luce. Capace di riprendere e rinnegare. Di dare una vita a un corpo inanimato. La poesia.
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Vi avverto che vivo per l’ultima volta – Paolo Nori – Mondadori 2023