C’era una volta la ferrovia piena del mondo, dove in una sera sfocata di assalti e serrande i neri finirono negli agguati. Le scorribande, come un fiume che ignora il tempo, arrivarono in uno spazio-cielo di acrobazie, quando nell’aria fatto di aria diventavo i miei pensieri, un bambino alla mercé di ogni cosa.
Si muore?
Si muore
Se la preghiera è un canto spalla a spalla per non far passare il diavolo, essa è una muraglia schierata, per il tempo che annuncia guerra in ogni tempo. Tra il Duce e Allah si muove un abitacolo, è sempre notte, luccicano le strade di occhi, cos’è la stazione a quest’ora immobile? Un vecchio è il tempo che si scrosta avanti e indietro, sogna di me, vive come un ospite, mezzo vero e mezzo immaginato. In una stanza d’albergo ho la vista su un ricordo: in un vicolo una donna urla contro un uomo, lui la colpisce con uno schiaffo. Per quanto fa male l’amore, così fa bene, composto di peccato e di luce.
Dimmi solo come si ferma per sempre
questo momento come si resta
qui
Si muore?
Non lo so
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Caracas- Marco D’amore/ Film- 2024