Il Regno Animale

Ci ritrovammo dove avevamo perduto la pelle del mondo, le foglie e l’umore della pioggia. Senza saper dormire all’aperto, senza saper correre per fuga o necessità. Senza la calma di un focolare riprodotto tra le mura e i vetri, falsando l’inverno e il gelo. Di colpo c’era la caccia, i rumori del fiume e un bosco fitto a non parlare, un coro di rumori come un mare notturno. I colpi e le fiamme.

E ora

non ho che denti e pelo

non ho una casa artificiale o un modo per parlare

La fame e gli ultrasuoni

Sento il sangue.

sento che mi attraversa

dentro e oltre le acque del corpo

È tutto giusto ricordare quando eravamo corpi ricoperti, liberi e falsi a contemplare il tramonto e l’alba. Ora sentiamo il freddo dell’acqua dolce, le ali si imparano ad usare e cadremo mille volte e mille fino a sentire l’aria che porta via. Si stabilisce una guerra solo perché c’era forte illusione di pace. Non avevamo un patto. Ora di fuoco e metallo la paura libera la caccia, la metamorfosi riguarda un solo mondo. Resta una madre e un ritorno in mezzo alla notte.  Un lungo filo nella mente sembra uguale. Restano parole sopravvissute. Dovunque un luogo indistinto si mostra. Piovono suoni di bordate e lampi. Spari.

Presto sapremo chi è vivo e chi muore

chi si inginocchia per primo

chi è

il Signore  

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The Animal Kingdom- 2023- Film