Dietro la maschera non c’è più niente, non importa niente, erano solo canzonette; l’immaginazione ha fatto un bluff che ora non ha senso, scivola sulle note di un violino o un pianoforte. Ora la verità è il tanfo umido di un carcere, la pelle screpolata con le bruciature addosso e le scapole quasi fuori dal corpo. Il ghigno non è più un colore, non ha superpoteri, è solo la manifestazione di un disturbo, la malattia che va fermata, curata.
Ecco un’intervista su di te
Voglio vedere il vero te
Il tuo nome per una storia d’amore
una questione di pazzia d’amore
Si va in scena, il palco è nostro. Ci tocca muoverci e giocare e poi fuggire. Ci toccano le luci e il pubblico che non ci appartiene. Tutto questo mondo colorato, mascherato, dura il tempo di uno show. Che però non si sa bene quando e come va a finire. Non si capisce chi resta e chi scompare.
Passavo qua per caso
lo spettacolo non mi appartiene
stavo soltanto cercando una persona
Poi la musica è partita, ti ho trovata e per un tempo colorato, per un intervallo bianco e nero mi sembrava di non essere più solo. Era il mio cuore adolescente, di nuovo con il gusto di ridere e sognare e di ballare. Sei davvero qui, su questa scena costruita dal bisogno di un amore, in un teatro che si muove tra le mura di una cella dove passano per caso due che sono pazzi, si baciano poi provano a scappare dalle reti altissime della razionalità. La polizia li blocca, li arresta ma non ferma i desideri.
Ti ho promesso che
costruiremo una montagna da una piccola collina
sono venuta solo per conoscerti
solo per dirti che ti ho visto
la televisione la tua faccia la rivoluzione
Potevi scrivermi spiegarmi dirmi che non c’era più la fiaba. Volevi un personaggio con la maschera di Zorro o Superman. Volevi il rosso acceso sul contorno delle labbra fino agli occhi. Non ero un uomo ma un cordiale benvenuto vaffanculo di vendetta al mondo. Prima di essere un addio, avresti avuto il tempo di avvertirmi. Prima di spegnermi lo sguardo che pensavo ti facesse amare me. C’era la musica fintanto che di colpo si è bruciata. Senza provare mi hai guardato il volto, e io che non riuscivo a stare senza te. E io che senza trucco potevo respirare.
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Joker: folie à deux/ Todd Phillips/ Film 2024