L’uomo che non vola prova a costruirsi le ali, usa ganci e protesi oscure per fondersi alla notte in un tentativo disperato. Fa un ponte sul nulla, dove regnano le polveri di gelo, e il sole non entra. Muto animale alato segue biglietti e strisce di sangue dov’era la vita, apre la caccia per diventare vendetta. Dall’alto di una luna proiettata cala nei quartieri trasparenti, dai palazzi sospesi al cielo fino ai piedi del fango, nei sotterranei dove si perdono fogne e cavità.
La città divora sé stessa e la sua pace: qui c’era un corpo, qui un altro, le strade respirano in agonia. L’Ave Maria è un pianto silenzioso, dai tetti vigila un fantasma che non aspetta.
C’è troppo buio
Sono l’ombra
E per trovarti?
Entra.
Non si vede…
Immagina.
Se mi perdo?
Trovi te stesso
Il film è una corrispondenza di solitudini dove ogni messaggio è un colpo al cuore, uno sparo o una lama che cerca qualcosa. Tra la ressa e gli scontri, nelle coreografie impossibili di cataclismi e collassi, si avverte un dolore. L’enigmista chiama, Batman risponde, Joker ghigna nel buio e la gatta risale alla gola. Ciascuno è una mancanza e la colma, strazia e continua a perdersi senza fortuna. Solo l’amore genera l’odio a sua immagine, ciascuno orfano dell’altro: da piccoli ci innamoriamo di tutto, fin quando in una volta scompare ogni ragione.
Anche le storie e i supereroi che forse rispondono meglio di noi e di dio
al male che siamo
è dura credere a qualcosa dopo la peste
e appena fuori da qui
la guerra.
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The Batman- Matt Reeves- Film 2022