Battere e colpire, fondere e scrollare. Disciogliere fino a ritrovare i ricordi, la materia dell’uomo, un pezzo nel muro proteso al cielo, un occhio nelle costruzioni; finestre-ferite da un mondo all’altro, da un tono di azzurro al buio.
E la luce segnala la fusione
E nulla esiste che per un istante
I miei genitori sono stati uccisi da assassini che ora scrivono poesie, persi nel rombo degli aerei, nelle macerie che mi hanno generato. Mi salva una foresta, la neve e il bianco, il tempo traversato, i paesaggi e gli eroi, tracce di sangue, mitologie. Scritti e ricordi sono il corpo di un uomo, le sue battaglie e le xilografie, riproduzioni di mostri su rotelle, lampade vive negli hangar costruiti su un cratere di fuoco. Spatole e segni. Calce. Calce viva.
Un proiettore illumina l’interno di un cantiere, sembra un cervello percorso da elettroni, un temporale nello spazio di una camera infinita. Ecco i frammenti di ciascuna memoria, una poesia di nastri e immagini, fogli e cataloghi, diorami e scaffali in un mondo di carte. La pelle della terra riveste i libri di duemila anni. Guardo il rumore delle fronde, alberi altissimi chiusi sul cielo. Il vento scrive tutte le volte, ora parole di rami, ora di foglie.
Il dolore inesistente della materia priva di sensi rimette un fermo, vuole il dolore della terra animata, uomini e scompigli, cori e febbri. In una ex fabbrica di mattoni il caos ha pareti di ferro e granito, una cornice inquadra un dipinto. Fogli di piombo posano dove l’erba ricopre la città. Ora non resta che il cemento, la polvere con gli echi.
Lilith è fuggita libera
la tiene un demone
vive nelle rovine di guerra
Seguivo il plasma di Van Gogh, schizzi di paesaggi, notti stellate nei mondi di chiunque, elevatori e geologia. E noi meno di gocce di atomi di acqua, quasi nulla, con il peso leggerissimo di vite segrete, sotterranee di milioni di frammenti e atomi nelle caverne.
Vedo i tuoi pensieri sommergibili
li credevo esplosi
per la pressione del tempo dei mari
la notte è un rombo
sopra di noi più mare- da qui
tutta la casa dorme tranne io
sui piani sulle onde
che orchestrano per non svegliare nessuno, la pioggia
Luccica
tra i tronchi
nel bianco e nel nero
————————————————————————-
Anselm- Wim Wenders- Film, 2023